Sottocategorie

  • Albicocco

    L’albicocco (Prunus armeniaca) è una specie appartenente alla famiglia delle Rosacee originaria della Cina nordorientale al confine con la Russia. La sua presenza data più di 5000 anni di storia.
    Si è passati da vecchie varietà di origine campana, destinate soprattutto alla trasformazione industriale, a varietà più adatte al mercato del fresco.

  • Nettarina

    La nettarina (Prunus persica) appartiene alla famiglia delle Rosaceae. E’ coltivata fin dall’antichità nel continente asiatico e fu portata in Europa dai romani all’inizio del millennio. Rappresenta una delle specie da frutto più coltivate nel mondo.

  • Platicarpa

    La pesca piatta o platicarpa (Prunus persica) fa parte del patrimonio peschicolo tradizionale di alcuni comprensori europei, come la regione della Murcia (Spagna) e la Sicilia. Fino a pochi anni fa, la sua diffusione commerciale era molto limitata per via di alcuni difetti molto gravi: spaccature nella zona stilare, distacco dell’epidermide insieme al peduncolo alla raccolta, sensibilità ai marciumi durante la conservazione post-raccolta.
    Oggi, grazie ai programmi di miglioramento genetico da parte dei Breeder, troviamo nuove varietà di platicarpe e nettarine piatte che conservano tutti i requisiti richiesti dal mercato: colore, pezzatura, chiusura della cavità pistillare, sapore dolce ed aromatico.

  • GELSO

    Morus L. è un genere di piante della famiglia delle Moracee, originario dell'Asia, ma anche diffuso, allo stato naturale, in Africa e in Nord America. Comprende alberi o arbusti da frutto di taglia media, comunemente chiamati gelsi.

  • Fico

    Il fico (Ficus carica) è una specie originaria dei climi subtropicali temperati, appartenente alla famiglia delle Moraceae.
    In antichità veniva coltivato nell’Asia minore e successivamente si è diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo dove oggi viene coltivato.

  • Uva da tavola

    La vite è una pianta antichissima che da milioni di anni è presente nelle zone temperate del pianeta; solo da qualche migliaio di anni però si è cominciato a produrre vino. Alla fine del 1800 ha cominciato a differenziarsi la coltivazione tra prodotto destinato alla produzione di vino e quello per il consumo fresco. Il frutto della vite è molto ricco di zucchero, soprattutto fruttosio e glucosio. Meno ricco di acqua rispetto ad altri frutti, ha però un effetto diuretico, dovuto al contenuto di potassio. Ha anche proprietà lassative, dovute all'azione di buccia e semi.

  • Uva da vino

    La vite è una pianta che da lunghissimo tempo è in stretta connessione con la vita dell’uomo, perché quest’ultimo ha imparato a coltivarla sin dagli albori della sua esistenza. Se le prime tracce di consumazione di acini d’uva e del loro pregiato succo risalgono addirittura all’era preistorica del Neolitico, fu qualche millennio più tardi che gli uomini impararono l’arte della coltivazione della vite, per ricavarne, ieri come oggi, della prelibata uva da tavola e dell’inebriante vino.

    I popoli del Medio Oriente e della Mesopotamia, gli antichi Egizi e i Turchi, e poi Greci, gli Etruschi e i Romani affinarono nel tempo le tecniche di viticoltura. Nel contempo, impararono a perfezionare il procedimento di fermentazione del succo d’uva, dando avvio alla produzione di una grande varietà di vini: una passione senza tempo, che è arrivata fino ai giorni nostri.

  • Melograno

    Il melograno (Punica granatum) appartiene alla famiglia delle Punicaceae, è ritenuto originario dell’Asia meridionale dove è stato coltivato da tempo immemorabile. Attualmente è coltivato in tutto il bacino del Mediterraneo e nelle zone del Medioriente e del Nord Africa.

  • Corbezzolo

    Il corbezzolo si presenta come un cespuglio o un albero, che può raggiungere un'altezza di 10 m. È una pianta latifoglia e sempreverde; inoltre è molto ramificato, con rami giovani di colore rossastro, molto decorativi. Assume naturalmente un aspetto armonico ed ordinato. La corteccia scura e molto dura si squama in piccoli frammenti. Il frutto è una bacca sferica di circa 2 centimetri, carnosa e rossa a maturità, ricoperta di tubercoli abbastanza rigidi spessi qualche millimetro; i frutti freschi hanno un uso alimentare per il loro buon sapore, se colti al momento della loro maturazione, ossia quando la polpa comincia ad ammorbidirsi

  • Corniolo

    I cornioli sono piante piccole, caducifoglie e latifoglie, alte fino a 6 metri e altrettanto estese in larghezza. I ramisono brevi, di colore rosso-bruno; la corteccia è screpolata. Sono piante longeve, possono diventare plurisecolari e hanno una crescita molto lenta. Il  frutto del corniolo è una drupa (frutto carnoso) edule (commestibile), di sapore acidulo, a forma di oliva o di ciliegia oblunga, contenente un unico seme osseo; ha un colore rosso-scarlatto, rosso corallo o anche giallo. I frutti maturano ad agosto

  • Lampone

    I lamponi sono i frutti di Rubus idaeus, un arbusto spinoso appartenente alla famiglia delle Rosacee. Piuttosto comune nei boschi montuosi dell'Europa e dell'Asia temperata, dove cresce allo stato spontaneo, il lampone viene coltivato in diverse regioni a clima mite per i suoi frutti gustosi e profumatissimi.

  • Mirtillo

    Frutto tipico del sottobosco, il mirtillo ha tradizioni antichissime e viene utilizzato per curare diverse patologie. I mirtilli generalmente crescono nelle zone montane, nei boschi e trovano la loro maggiore diffusione sui terreni ricchi di humus. Sono dei piccoli arbusti appartenenti alla famiglia delle Ericacee, alti circa 60 cm. La loro fioritura avviene in primavera e si distinguono in tre differenti specie: mirtillo nerorosso e blu. Secondo alcune recenti ricerche effettuate negli Stati Uniti, queste piccole bacche, sarebbero dotate di un enorme quantitativo di sostanze antiossidanti, in grado quindi di prevenire patologie cardiovascolari, proteggere dai tumori e addirittura ritardare il naturale processo di invecchiamento. Dunque hanno un duplice scopo: da una parte rappresentano una fonte di alimento, dall’altra vengono utilizzate come medicamento.

  • Mora

    La mora (o anche mora di rovo) è il nome comune dato al frutto di diverse varietà del genere Rubus e incluso nella categoria commerciale dei frutti di bosco. Dal punto di vista botanico è una polidrupa.

  • Pero

    Il pero (Pyrus communis) appartiene alla famiglia delle Rosaceae. E’ originario dell’Europa occidentale, dell’Africa del nord fino all’Asia orientale.

  • Ciliegio

    Il ciliegio (Prunus avium) è una specie appartenente alla famiglia delle Rosacee, originario dell’Europa e di alcune zone montane dell’ Asia minore. In Italia è presente dalle zone collinari sino a quel le montuose, presentando una buona resistenza al freddo.

  • KAKI

    I cachi o kaki (Diospyros kaki) è una specie da frutto originaria dell’ Asia orientale appartenente alle Ebenacee, una famiglia di angiosperme dicotiledoni.
    E’ anche noto come loto del Giappone, sebbene con questo nome si debba intendere più correttamente il Diospyros lotus.

  • Melo

    Il melo domestico (Malus domestica) è una pianta da frutto appartenente alla famiglia delle Rosacee[1]. È una delle più diffuse piante da frutto coltivate.

    Il frutto rappresenta quello che viene definito un falso frutto ed accoglie al suo interno quello vero, rappresentato dalla struttura accresciuta dell’ovario e contenente i semi della pianta. Il melo fiorisce nel periodo di Marzo-Aprile e la raccolta delle parti che di esso si utilizzano inizia in primavera protraendosi fino a tutta l’estate.

  • Azzeruolo

    l Crataegus Azarolus o comunemente Azzeruolo è una pianta da frutto diffusa nel bacino del Mediterraneo, appartenente alla famiglia delle Rosaceae. E’ un albero a foglia caduca in grado di raggiungere un’altezza massima di 5 metri circa; presenta tronco con corteccia di colore marrone scuro, variamente ramificato mentre le foglie sono ovali di tonalità verde brillante e lobate alla base. La fioritura avviene in piena primavera generando fiori di colore bianco riuniti in gruppo a cui fanno seguito i frutti.

  • Melo da fiore

    Il Malus (Melo da fiore) è un arbusto o piccolo albero spogliante, alto fino a 5 m e largo fino a 2,5 m, con crescita media; foglie lucide, di colore verde chiaro, emesse dopo la fioritura; fiori abbondanti bianchi o rosa, in marzo-aprile, sui rami nudi; frutti a forma di piccola mela, gialli o rossi, non commestibili, da agosto in poi.

  • Cotogno

    Il cotogno (Cydonia oblonga Mill.) è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rosacee. È l'unica specie nota del genere Cydonia. È uno dei più antichi alberi da frutto conosciuti:

  • Nespolo germanico

    Il nespolo comune è un albero da frutto; viene anche chiamato nespolo germanico o europeo ed il suo frutto è chiamato "nespola". Negli ultimi tempi è stato commercialmente rimpiazzato dal nespolo giapponese, che appartiene ad una specie diversa, ma i suoi frutti vengono sempre chiamati "nespole". È un albero longevo e può diventare anche pluricentenario, ma ha una crescita molto lenta. È una pianta molto visitata dalle api. La fioritura, che è piuttosto tardiva (all'incirca nel mese di maggio), avviene dopo l'emissione delle foglie e, nel suo complesso, è molto decorativa. I frutti si raccolgono acerbi, in attesa di maturazione fuori dalla pianta.

  • Mandorlo

    Il mandorlo (Prunus dulcis) è una specie originaria dell’Asia minore, diffusa in tutto il bacino del mediterraneo ed ampiamente coltivato in vari Paesi dell’emisfero come Stati Uniti e Australia.
    La destinazione principale del seme è rappresentata dalla trasformazione industriale per il settore dolciario, per la produzione di confetti e del latte di mandorla.
    Le varietà si dividono in autofertili ed autosterili, in questo, il germoplasma pugliese è quello che ha conferito il carattere dell’autofertilità della specie: infatti detto materiale viene utilizzato per i più importanti programmi di miglioramento genetico del mondo.
    La specie negli ultimi tempi, grazie alla grande disponibilità di varietà, con un ampio calendario di fioritura ed una adeguata remunerazione di prezzi, sta destando sempre più interesse ad essere coltivata in aree nuove, conquistando ampi spazi di territorio.

  • Susino

    Il susino è originario dell’Asia, nello specifico della zona del Caucaso, in seguito cominciò ad essere coltivato anche in Siria, principalmente a Damasco. I Romani, verso il 150 a.C., lo introdussero nell'area del Mediterraneo, ma furono i Cavalieri della Prima Crociata a portarlo in tutta l’Europa intorno al 1200 d.C., dapprima in Francia, poi in Germania e nelle altre regioni. Il sostantivo prugna è da preferire per nominare i frutti allungati del pruno domestico, un albero coltivato in Europa da tempi più remoti come si può evincere anche dal confronto con altre lingue neolatine (francese o romeno ad esempio). Susina è il nome corretto dei frutti tondi di Prunus salicina di origine probabilmente cinese e arrivato nelle campagne europee più recentemente.

  • Nettarina piatta

    La nettarina piatta, anche chiamata "pesca noce piatta", è una varietà di pesca caratterizzata dalla sua forma schiacciata e dalla buccia liscia, senza la tipica peluria delle pesche. La polpa può essere bianca o gialla, a seconda della varietà, ed è generalmente dolce e aromatica. 

  • Olivo

    L’olivo (Olea europaea) appartiene alla famiglia delle oleaceae ed è l’unica delle 600 specie appartenenti a questa famiglia che presenta un frutto che può essere consumato direttamente (olivo da mensa) o sottoposto a trasformazione (olivo da olio).
    La sua coltivazione risale a circa 6000 anni fa nel sud del Caucaso e ad Ovest dell’altopiano iraniano.
    Grazie ai greci che hanno diffuso la sua coltivazione in tutti i Territori della Magna Grecia, ad oggi l’olivo è il simbolo del Mediterraneo per eccellenza.

  • Noce

    Il noce (Juglans regia) è una specie coltivata fin dall’antichità. Arrivato in Europa dall’Asia minore e conosciuto in tutto il bacino del mediterraneo.
    Attualmente viene coltivato in diverse parti del mondo quali America settentrionale, America latina, Nuova Zelanda ed Europa continentale.

  • Castagno

    Il castagno europeo (Castanea sativa M.), in Italia più comunemente chiamato castagno, è un albero appartenente alla famiglia Fagaceae

  • Nocciolo

    Il nocciòlo (Corylus avellana L.,) è un albero da frutto appartenente alla famiglia Betulaceae. La pianta ha portamento a cespuglio o ad albero, se coltivata è alta in genere dai 2 ai 4 m ma se lasciata in forma libera può raggiungere anche l'altezza di 7–8 m. Il frutto (chiamato nocciola) è avvolto da brattee da cui si libera a maturazione e cade. Esso è commestibile e viene usato crudo, cotto o macinato in pasta, inoltre è ricco di un olio usato sia nell'alimentazione che dall'industria cosmetica.

  • Pesco

    Il pesco (Prunus persica) appartiene alla famiglia delle Rosaceae. E’ coltivato fin dall’antichità nel continente asiatico.
    Arrivato in Europa agli inizi del Millennio portato dai romani, rappresenta una delle specie da frutto più coltivate nel mondo.

  • Percoco

    Il percoco (Prunus persica) comprende alcune varietà di pesco a polpa gialla, compatta e non spicca (aderente al seme) coltivato in diverse regioni italiane.
    Sono particolarmente note le coltivazioni in Campania, in particolare nell’area flegrea, nella Valle del Sarno e a Siano (SA). Viene coltivato ed è molto diffuso anche in Puglia, Basilicata e Calabria.

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