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Il vitigno Negroamaro ha origini incerte, è stato probabilmente introdotto dai greci nella zona Ionica. Il suo nome deriva dal termine dialettale “niuru maru“, per il caratteristico colore nero dell’acino e il sapore tipicamente amarognolo del vino che se ne ricava. E’ molto diffuso in Puglia. E’ la sesta uva a bacca nera per quantità coltivata in Italia. Per molti anni è stata considerata un’uva da taglio e da esportazione.
Il grappolo è medio, di forma tronco-conica, corto e serrato, raramente con un’ala. Peso medio grappolo: dai 180 ai 230 gr. L’acino è medio-grande, obovoide, con buccia pruinosa, spessa e consistente, di colore nero-violaceo. Il vitigno Negro Amaro dà un vino di un colore rosso–granato intenso, di profumo vinoso e fruttato, con riconoscimenti di piccoli frutti a bacca nera e talvolta sentori di tabacco. Al gusto è pieno, amarognolo e rotondo